I saw it written and I saw it say
Pink moon is on its way
And none of you stand so tall
Pink moon gonna get you all
It’s a pink moon
It’s a pink, pink, pink, pink, pink moon.

Bellissima canzone di Nick Drake.

Pink Moon è stato il suo ultimo album.
Registrato d’un fiato a Los Angeles in una session notturna.
Quando il produttore disse: “Ok ora abbiamo provinato il materiale, quando iniziamo la produzione dell’album?”
Lui rispose: “No, nessuno produzione, l’album è finito così.”
Un overdub di piano un paio di giorni dopo.
Il risultato è struggente.

da ondarock:

Ottobre 1971: le idee sono riordinate. E’ tempo di ripartire alla volta di Londra. Nick ha in mente qualcosa di nuovo e molto diverso dai suoi album precedenti: un disco fatto di sola voce e chitarra. Durante il “ritiro” spagnolo ha elaborato diverse idee, ora ha bisogno di metterle su nastro. Subito.
Telefona al fido tecnico del suono John Wood, l’unico engineer rimasto sempre al suo fianco in sala di registrazione, e gli comunica le sue intenzioni. John, che ha avuto precise istruzioni dalla Island (“registrare qualsiasi cosa proponga Nick”), accetta di buon grado l’incarico e fissa una data.
Drake fa il suo ingresso agli studi verso mezzanotte, con lui ha soltanto l’amata chitarra acustica, quella Guild che faceva già bella mostra di sé sulla copertina di “Bryter Layter”. Si sistema, fa un respiro profondo e attacca, una dopo l’altra, tutte e undici le canzoni che faranno parte del disco.
C’è un silenzio quasi innaturale. John è ammutolito dalla bellezza di quei brani, estasiato dallo spleen che trasuda da ogni solco. La seduta non dura che un paio d’ore: finita la session, Nick si alza e lascia la stanza. Si recherà nuovamente agli studi due giorni dopo, per aggiungere una parte di pianoforte minimalista alla title-track. Tutto il resto è superfluo, non ha più importanza ormai.
Con i suoi trenta minuti scarsi, “Pink Moon” è uno degli album più intensi del folk acustico britannico e, allo stesso tempo, uno dei migliori nella storia dei “cantautori”. Tanto breve e spoglio quanto denso di mille significati. Il disco rivela più dei precedenti chi sia veramente Nick: per concepirlo egli combatte un’ultima volta contro i demoni della depressione che da anni lo attanagliano, riuscendo per una volta a domarli. “Pink Moon” è l’ultima luce. Dopo, soltanto l’oblio.


Accordatura: CGCFCE capo 2nd tasto 

     "RIFF"               "CHORD"

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  VERSE (keep top string quietest)

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"Pink Pink Pink Pink, Pink Moon"

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   PIANO BIT (guitar part of)

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Tabbed by Chris Healey

 

 

ilGallo

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