La struttura a 12 misure nel jazz

Nella metà del secolo scorso i musicisti jazz (e in particolare Charlie Parker) hanno rivisitato la forma del blues, partendo dalla sua essenzialità armonica e avvicinandolo al linguaggio del bebop. La struttura armonica base del blues diviene la seguente:

 

Struttura del blues maggiore nel Jazz.In blu sono evidenziate le differenze più importanti rispetto alle modalità esecutive del rock. 
Fa7 Sib7 (o Fa7) Fa7 Dom7 Fa7
Sib7 Sib7 Fa7 Fa7
Sol-7 Do7 Fa7 Sol-7 Do7

Si noti l’introduzione di due sequenze ii-V-I(dom) e ii-V nelle ultime quattro battute, che variano la successione armonica continuando tuttavia a sottolineare la tonalità (Fa in questo caso) della forma.

Su tale successione di base vengono poi praticati i numerosi artifici armonici che caratterizzano la musica jazz (sostituzioni, introduzione di ponti modulanti II-V-I, turn around). Fra queste, la più famosa e citata è la forma introdotta da Charlie Parker nel suo brano “Blues for Alice“, forma nota come “Bird’s blues” dal soprannome di Parker (Bird).

 

Blues For Alice.In blu sono evidenziate le differenze più importanti rispetto al blues jazz standard. 
Fa6 (o Fa7) Mim7 La7 Rem7 Sol7 Dom7 Fa7
Sib6 Sibm7 Eb7 Fa6 Labm7 Reb7
Solm7 Do7 Lam7 Rem7 Sol-7 Do7

Su questa forma si sono poi innestate altre semplificazioni e variazioni – eccone un esempio:

 

Bird Blues – variazione.
Fa7 Sib7 Fa7 Dom7 Fa7
Sib7 Sib7 Fa7 Re7
Solm7 Do7 Fa7 Do7

Gallo

ilGallo

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