La legatura di valore è un simbolo della notazione musicale che viene usato come un’alternativa alle singole figure musicali.

 

Per esempio, due minime legate hanno lo stesso valore di una semibreve.

Essa serve ad aumentare il valore delle note oltre la loro durata e consiste in una linea curva che viene posta su due note dello stesso nome e della stessa intonazione (altezza) ottenendo l’effetto di prolungamento del suono oltre il suo valore iniziale, contemplando quindi anche il valore delle note legate che si susseguono.

Può essere usata come alternativa al punto di valore ma solo se unisce due note poste sul pentagramma alla stessa altezza.

La legatura di valore si differenzia dalla legatura di portamento o legatura di frase, anche se queste ultime vengono rappresentate dallo stesso simbolo sul pentagramma.

Il punto di valore, nella notazione musicale, è un segno usato per aumentare la durata di una singola nota e/o di una pausa.

Viene indicato con un puntino posto a destra della nota, che ne allunga la durata della metà del valore della nota stessa.

Il punto di valore può essere sostituito da una legatura di valore, inserendo una seconda nota che abbia la metà del valore della prima.

È invece il punto di valore che non può sostituire la legatura di valore perché la durata aggiunta dal punto di valore è fissa, mentre la legatura permette di legare due note di qualsiasi durata.

Si possono mettere anche due o tre punti dopo una nota, il secondo aumenterà il valore della nota di metà del primo e di conseguenza i terzo della metà del secondo.

La corona, o più propriamente punto coronato, è un segno utilizzato in notazione musicale per aumentare il valore di una nota o di una pausa a piacimento dell’esecutore.

La corona si può trovare sopra o sotto una figura musicale.

Quando il segno è situato tra due note o due pause, è come se fosse apposta una corona su ciascuna di queste, quindi occorre prolungare il valore di entrambe.
La durata della corona non è specifica.

Il punto coronato è comparso per la prima volta sugli spartiti nel Quattrocento, utilizzata spesso dai francesi Guillaume Dufay e Josquin Desprez.

ilGallo

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