Scritto da Simone Marrucci  tratto da Guitarprof:
 

Gli intervalli applicati al manico della chitarra

Cerchiamo di comprendere a fondo il funzionamento della chitarra attraverso lo studio degli intervalli applicati al manico.


Prima di iniziare un breve preambolo: se pensate di aver bisogno di un ripasso per quanto riguarda l’aspetto teorico degli intervalli potete dare un’occhiata all’articolo dedicato cliccando qui. :-). Detto questo, iniziamo a vedere insieme gli intervalli applicati al manico della chitarra.

Il concetto

Chiunque si avvicini allo studio della chitarra prima o poi si scontrerà necessariamente con il fatto che lo strumento è accordato in maniera asimmetrica. Cosa intendo con questo? Intendo dire che la distanza in toni e semitoni che esiste fra l’altezza di una determinata corda con la successiva in senso crescente, non è sempre uguale. Nello specifico le corde da 6 a 4 distano una quarta giusta, 2 toni e mezzo, con le seguenti. questo non è valido per la 3 corda che dista dalla seconda una terza maggiore, per poi ritornare alla distanza consueta fra la 2 e la 1. 

Questa accordatura offre da un lato la possibilità a chi suona la chitarra di suonare con posizioni comode certi tipi di accordi, ma dall’altro rende molto più difficile da comprendere e quindi da suonare scale e arpeggi. 
Di conseguenza ogni intervallo che si desideri suonare produrrà sul manico forme diverse, a seconda di quale sarà la corda di partenza.  Chiarire questo meccanismo significa comprendere a fondo la dinamica dello strumento.


Come mettere in pratica gli intervalli

Cercando di trovare un modo per mettere in pratica il concetto che ho appena espresso, sono giunto alla conclusione che conviene esercitarsi a suonare intervalli su corde diverse, ma partendo, per chiarezza, dallo stesso tasto e memorizzare la forme che ne conseguono. Questo andrà fatto sia per gli intervalli a sinistra o a destra della nota di partenza. Per alcuni intervalli, in determinate posizioni il concetto di destra o sinistra non sarà applicabile, visto che la nota risultante si troverà esattamente sullo stesso tasto, come le quarte giuste, o le seste.


Dedicando un po di studio a questo argomento vedrete che la chitarra sarà meno misteriosa ai vostri occhi e sicuramente, se farete la dovuta pratica con gli intervalli, anche alle vostre orecchie. Avere dimestichezza con le forme che ogni intervallo produce sul manico vi darà inoltre uno strumento utile per visualizzare gli accordi, sarà un gioco da ragazzi comprendere ed analizzare tutte le note che compongono un’accordo soltanto osservando le forme prodotte da ogni grado partendo dalla tonica, senza dover calcolare toni e semitoni.


Gli schemi

Gli schemi allegati si riferiscono soltanto agli intervalli diatonici ascendenti, quindi maggiori o giusti, i rimanenti potrete agevolmente ricavarli da voi una volta capito il meccanismo. In ogni box indico le forme che un determinato intervallo produce partendo da ogni corda. Inizio sempre dalla 6 corda e nel caso non venga indicato niente per quelle successive si dia per scontato che la forma precedente rimanga ancora valida. Per fare un esempio possiamo vedere come il primo schema, quello che vedete qui sotto, presenti tre forme indicate nel box, la prima dal basso sarà valida per le corde 6,5,4 poi la forma cambia per la corda 3 e cambia nuovamente per la corda 2.

Nello schema successivo, seconda maggiore verso destra, nel box è indicata una sola forma, valida per tutte le corde più acute. Un’ultima cosa, per chiarezza gli schemi verso sinistra della 3a maggiore  e della quarta giusta, presentano un’eccezione dovuta al fatto che negli schemi gli intervalli avrebbero occupato la posizione della tonica successiva.

Seconda maggiore verso sinistra, un tono.


Seconda maggiore verso destra, un tono.


Terza maggiore verso sinistra, due toni.


Terza maggiore verso destra, due toni.


Quarta giusta verso sinistra, due toni e mezzo.


Quarta giusta verso destra, due toni e mezzo.


Quinta giusta verso sinistra, tre toni e mezzo.


Quinta giusta verso destra, tre toni e mezzo.


Sesta maggiore verso sinistra, quattro toni e mezzo.


Sesta maggiore verso destra, quattro toni e mezzo.


Settima maggiore verso sinistra, cinque toni e mezzo.


Settima maggiore verso destra, cinque toni e mezzo.


Ottava giusta verso sinistra, sei toni.


Ottava giusta verso destra, sei toni.

Spero che questo articolo dedicato agli intervalli applicati al manico della chitarra vi sia stato utile.

Vi auguro buono studio!

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