La musica è l’arte dei suoni.

Essa è la scienza che organizza i suoni  nel tempo e nello spazio.

Scienza in quanto è regolata da numeri e leggi matematiche.

La musica nella sua essenza è spirituale e astratta.
Non la puoi vedere e toccare ma è in grado di farci vibrare nelle noste parti più profonde.

I mezzi di cui la musica si vale sono fondalmente due:
il suono e il ritmo.

Il generare suoni avviene mediante il canto o mediante strumenti musicali.

La musica si caratterizza per la grande varietà di forme e tecniche a seconda delle aree geografiche e dei periodi storici.

Le varie culture hanno opinioni diverse in merito alla musicalità di uno stesso suono.
Una semplice cantilena tribale, uno stile di canto semiparlato o un brano composto dal programma di un computer possono essere o meno accettati come musica dai membri di una data società o di uno specifico sottogruppo.

Anche il contesto può determinare la definizione di un suono come musica.
I rumori prodotti da una fabbrica, ad esempio, se inseriti volutamente in una composizione possono essere musica.

La musica è sempre stata parte della spiritualità umana fin dalla notte dei tempi.

La funzione originaria della musica è quella legata ai rituali religiosi.

Può anche essere una componente fondamentale dei riti civili e di alcune forme di intrattenimento (teatro, cinema ecc.).

Nella società occidentale del XX secolo uno degli usi più diffusi della musica è rappresentato dal suo ascolto in una sala da concerto, alla radio o attraverso registrazioni discografiche.

Origine della parola.Etimologicamente il termine musica deriva dall’aggettivo greco μουσικός/mousikos, relativo alle Muse, figure della mitologia greca e romana, riferito in modo sottinteso a tecnica, anch’esso derivante dal greco τέχνη/techne.
In origine il termine non indicava una particolare arte, bensì tutte le arti delle Muse, e si riferiva a qualcosa di “perfetto”.

ilGallo

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