Posted by: Sever

 

PRETTY BOY FLOID  ( Woody Guthrie)

If you’ll gather ‘round me, children,
A story I will tell 
‎’Bout Pretty Boy Floyd, an outlaw,
Oklahoma knew him well. 
‎
It was in the town of Shawnee,
A Saturday afternoon,
His wife beside him in his wagon
As into town they rode. ‎
There a deputy sheriff approached him
In a manner rather rude,
Vulgar words of anger,
An’ his wife she overheard. ‎
Pretty Boy grabbed a log chain,
And the deputy grabbed his gun;
In the fight that followed
He laid that deputy down.
‎

Then he took to the trees and timber
Along the river shore,
Hiding on the river bottom
And he never come back no more.‎
Yes, he took to the trees and timber
To live a life of shame;
Every crime in Oklahoma
Was added to his name. ‎
But a many a starvin’ farmer
The same old story told
How the outlaw paid their mortgage
And saved their little homes.
‎

Others tell you ‘bout a stranger
That come to beg a meal,
Underneath his napkin
Left a thousand-dollar bill.
‎

It was in Oklahoma City,
It was on a Christmas Day,
There was a whole car load of groceries
Come with a note to say: ‎

‎
“Well, you say that I’m an outlaw, 
You say that I’m a thief.
Here’s a Christmas dinner 
For the families on relief.
” ‎

Yes, as through this world I’ve wandered 
I’ve seen lots of funny men;
Some will rob you with a six-gun,
And some with a fountain pen. ‎
And as through your life you travel,
Yes, as through your life you roam,
You won’t never see an outlaw
Drive a family from their home.‎

PRETTY BOY FLOYD

Venite attorno a me ragazzi
e vi racconterò una storia 
la storia di Pretty Boy Floyd,
un fuorilegge, 
che l’Oklahoma ha ben conosciuto
Accadde nella città di Shawnee 
un sabato pomeriggio 
con sua moglie,
di fianco a lui nel carro,
entrò in città
‎ ‎
Uno sceriffo si avvicinò loro 
con maniere piuttosto rudi 
usando parole volgari,
e sua moglie le udì per caso
Bè, Pretty Boy Floyd afferrò una lunga catena
e lo sceriffo una pistola
e nello scontro che ne seguì 
lo sceriffo rimase sul terreno
Allora egli si diede alla macchia
e condusse una vita senza onore
Ogni crimine in Oklahoma 
veniva imputato a lui
Sì, si diede alla macchia 
lungo le sponde del Canadian River
ed il fuorilegge trovò un benvenuto 
alla porta di più di un fattore
Sì, ci fu più di un colono affamato 
che raccontò la stessa storia
di come il fuorilegge pagò le loro ipoteche 
e salvò così la loro casa
Altri raccontano di uno straniero 
che venne ad elemosinare un pranzo
e sotto il tovagliolo 
lasciò una banconota da cento dollari
Avvenne ad Oklahoma City, 
era il giorno di Natale
Arrivò un intero carico di vettovaglie ed una lettera che diceva 

‎
“Dite che sono un fuorilegge, 
dite che sono un ladro
Ecco un pranzo di Natale 
per conforto alle famiglie
“‎

Bè, attraverso il mondo in cui ho vagabondato 
ho visto un sacco di uomini strani
Alcuni ti derubano con una sei colpi
alcuni con una penna stilografica
Ma girovagando in questo mondo, 
vagabondando in questo mondo 
non vedrai mai un fuorilegge 
allontanare una famiglia dalla propria casa ‎
( traduz. Michele Murino)

CHI ERA “PRETTY BOY” FLOYD.
Charles Arthur Floyd, soprannominato “Pretty Boy”, “ ragazzo dall’aria pulita” (1904 – 1934), come Woody Guthrie nasce in Oklaoma ed  inizia la sua carriera di rapinatore a 18 anni con una rapina all’ufficio postale che gli fruttò tre dollari e mezzo.
Tre anni dopo rubò le paghe di una società di St. Louis, ragione della sua prima condanna a 5 anni di prigione. Rilasciato, promise che non avrebbe più visto una prigione dal suo interno, ma non fu di parola. Iniziarono una serie di rapine in banca, seguite da altrettanti arresti, fughe rocambolesche e una vita da perenne fuggitivo, intervallate da frequentazioni del bel mondo, coperto da pseudonimi e travestimenti, fino allo show- down finale con tutte le forze dell’ordine alle sue calcagna e una fine della quale a lungo si sono contesi il merito le polizie locali e l’FBI. Morì a 30 anni assassinato dopo vari appostamenti e un inseguimento a Clarkson Ohio. Al suo funerale parteciparono migliaia di persone.
L’intervento dell’ FBI, sollecitato dal governo centrale, non riuscì ad impedire che un banale rapinatore di banche assumesse l’aurea di eroe popolare, anzi in un certo senso ne decretò l’ingresso nel mito. Erano gli anni della Grande Depressione, della grande crisi  iniziata nel 1929. Erano gli anni di Dillinger, Bonnie e Clide, Baby Face Nelson,  “Scarface”Al Capone.
IL CONTESTO STORICO
Questi eroi negativi impersonificavano la volontà popolare di rivalsa verso il sistema bancario, uno dei fattori responsabili, allora come oggi, di un disastro economico dalle gravissime ripercussioni sociali, e nei confronti delle forze dell’ ordine, rappresentanti di un sistema politico corrotto e impotente.  Nel 1929 in America il 25% della forza lavoro divenne disoccupata  ( ca 15 milioni di persone), trasformando il clima di depressione economica in un clima diffuso di depressione psicologica, ben rappresentato nel romanzo di Steinbeck “ Furore”. Si respirava un clima di disorientamento, sfiducia nelle capacità individuali e nelle istituzioni. Il crollo della fiducia nei valori liberali segnarono la sconfitta dell’ ”american dream”, nella capacità e nella speranza tutta americana che “ ognuno può farcela”, che per tutti esista una chance. Non dimentichiamo inoltre che il proibizionismo ( che  in un certo senso ha rappresentato la benzina sul fuoco nel favorire la nascita delle gang della criminalità organizzata e delle prime manifestazioni sul territorio americano delle organizzazioni mafiose), contribuì non poco a conferire a questi criminali un’ aurea avventurosa e romantica della quale la letteratura, il cinema e le canzoni popolari si sono sempre nutrite.
L’ ATTUALITA’ DI WOODY GUTHRIE
Su una melodia non del tutto originale ma accattivante ( cfr con ”the Buffalo Skynner” altrimenti nota come “ The trail of the Buffalo”) con uno stile chitarristico scarno ma efficace, come suo solito, ed un’ efficace resa vocale, Woody Guthrie si serve del mito per offrire una sua lettura politica, nel senso nobile, dei fatti narrati, 5 anni dopo la morte del protagonista.
L’ incipit è ripreso dalla tradizione delle ballate scozzesi: “ venite intorno a me bambini, vi voglio raccontare una storia, su un bandito di nome Pretty Boy Floyd, che l’Oklaoma ha conosciuto bene”. Chi sa resistere ad un inizio del genere?
Lo schema narrativo, ampiamente inventato rispetto alla realtà  ( vedi traduzione sopra) è un puro pretesto, e Woody Guthrie lo sa bene. Sparge a piene mani aneddoti popolari sulla generosità del bandito, che come Robin Hood, paga le ipoteche dei più poveri e regala generi alimentari. A questo punto mette a segno una dei suoi versi più famosi e che probabilmente rappresenta il centro significante dell’intera canzone: ..” Ho girato il mondo in lungo e in largo, ho visto un sacco di gente strana, qualcuno ti deruba con una sei colpi, qualcun altro con una penna stilografica..” e in seguito  .. “ non vedrai mai comunque un bandito buttare fuori di casa una famiglia”.  Gancio sinistro e .. destro!
Woody Guthrie sa benissimo che la storia del bandito buono va bene solo per i bambini, ma sa anche, e lo sa dire con parole semplici ed efficaci, che il bandito è l’ “epifenomeno” ( perdonatemelo); in un certo senso è egli stesso una vittima, di chi ti ruba e ti sbatte fuori casa ieri con una penna stilografica, oggi con una mail dal tablet, per  debiti che “nessun essere umano onesto è in grado di pagare”  ( B. Springsteen – Atlantic City). “ Fu antica miseria o un torto subito/ a fare del ragazzo un feroce bandito/ ma al proprio destino nessuno gli sfugge/ cercasti giustizia ma trovasti … la legge”  ( Luigi Grechi – il bandito e il campione, ma questa è un’ altra storia).
La grandezza e la genialità di Woody Guthrie sta nel porsi a cavallo tra la musica tradizionale, di tradizione orale, e la musica che timidamente si affacciava ai primi media di diffusione di massa, senza rinunciare all’autenticità e  vestendola di nuovi significati. E’ stato l’ultimo dei folk singer vagabondi, e una delle prime star discografiche… ed è stato il padre del folk revival e di Bob Dylan che ne raccoglierà il testimone.
Ovviamente This is my honest opinion,  SEVER
Altri interpreti:
Joan Baez
The Birds
Ramblin’ Jack Elliot
Bob Dylan
Arlo Guthrie

ilGallo

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