Da Virginradio:

Hotel California è, probabilmente, la canzone più conosciuta degli Eagles: un viaggio dall’innocenza all’esperienza, che proiettò la band nell’olimpo del rock and roll. L’omonimo album (il quinto della band) ha venduto oltre 16 milioni di copie solo negli Stati Uniti.

Il testo nacque quasi per caso. Scritto da Glenn Frey con Don Henley, dopo una notte in giro per Los Angeles, è una spiegazione dell’edonismo e dell’autoindulgenza in America, una denuncia del comportamento auto-distruttivo nel mondo del rock. Nella loro nuova casa, l’Hotel migliore possibile, la Città degli Angeli era la suite più richiesta in cui alloggiare, ma dopo la notte in giro per la città, un dubbio si insinuò nella mente degli autori e la canzone fu modificata: emerse così, anche la difficoltà di riuscire ad allontanarsi da quel luogo, pieno di tentazioni e di insidie. “Era fondamentalmente una canzone sul ventre oscuro del sogno americano e sull’eccesso, qualcosa che conoscevamo bene”, ha commentato Henley in un’intervista del 2002 nel programma tv “60 Minutes”. Spiegando ulteriormente, nel 2005 alla rivista Rolling Stone, il significato della canzone: “Eravamo tutti ragazzi della classe media del Midwest. Hotel California era la nostra interpretazione della vita di Los Angeles”.

La musica fu composta da Don Felder in una notte d’estate nella sua casa a Malibù e, poiché gli accordi ricordavano una melodia reggae, Hotel California venne originariamente intitolata Mexican Reggae e così rimase, durante le sessioni di registrazione prima della finalizzazione dei testi. La progressione che il musicista realizzò sulla sua chitarra colpì subito anche gli altri soci degli EaglesRandy Meisner e il nuovo arrivato Joe Walsh, che sostituì Bernie Leadon alla chitarra.

Dalla prima demo all’effettiva registrazione in studio passarono dodici mesi. E così quando Felder iniziò ad incidere il brano, si accorse di aver dimenticato gli accordi. Dovette chiamare la sua collaboratrice domestica della casa al mare e chiederle di fargli riascoltare la registrazione incisa su una musicassetta. La casa discografica Warner Records inizialmente pose il veto alla pubblicazione di Hotel California come singolo, ritenendo che  sette minuti di lunghezza fossero eccessivi per la trasmissione radiofonica, ma il gruppo s’impuntò e vinse il braccio di ferro.

Nel testo della canzone c’è un cenno giocoso agli Steely Dan ossia la battuta “lo pugnalano con i loro coltelli d’acciaio, ma non riescono a uccidere la bestia”, allusione alla rock band, dopo che la stessa aveva fatto un riferimento al gruppo nella canzone Everything You Did: “Alza gli Eagles, i vicini stanno ascoltando”. Per l’istantanea scelta per la copertina, catturata prima del tramonto davanti al Beverly Hills Hotel su Sunset Boulevard, gli Eagles assoldarono John Kosh, già artefice di quella di Abbey Road dei Beatles, di Who’s Next degli Who e di Get Yer Ya-Ya’s Out! dei Rolling Stones.

INTRO:
[:   B-  ][   F#   ][   A    ][   E7  ] [   G   ][    D    ][   E-   ][   F#  :]VERSE:
[:   B-  ][   F#   ][   A    ][   E7  ] [    G   ][   D    ][   E-   ][   F#  :]
CHORUS:
[:   G   ][    D    ][1v F#  ][   B-   ][2v E-   ][   F#  :]
VERSE:
CHORUS:
[:   G   ][    D    ][1v F#  ][   B-   ][2v E-   ][Stop   F#  :]
VERSE:
SOLO:
[:   B-  ][   F#   ][   A    ][   E7  ] [   G   ][    D    ][   E-   ][   F#  :]x 1 + 1 + 1 + 2

CHORDS & TXT

ilGallo

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